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Al centro diagnostico: Elettromiografia

  • Gruppo Sadel
  • 2 set 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

L'elettromiografia è un esame diagnostico che permette di studiare la funzionalità dei muscoli e dei nervi connessi presenti in una data area del corpo.

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L'elettromiografia trova impiego nella diagnosi delle patologie muscolari e neuromuscolari, le quali sono classicamente associate a sintomi come formicolio, intorpidimento, debolezza muscolare, crampi, spasmi o paralisi di un particolare distretto anatomico. Dal punto di vista procedurale, l'elettromiografia prevede l'impiego di uno strumento chiamato elettromiografo e comprende tipicamente due momenti: lo studio della conduzione nervosa, ottenuto mediante elettrodi di superficie, e la valutazione dell'attività elettrica, stabilita tramite appositi agoelettrodi. Procedura a basso rischio, l'elettromiografia non presenta alcuna controindicazione assoluta; tuttavia, il suo impiego richiede specifiche precauzioni in pazienti con pacemaker o dispositivo cardioverter impiantabile, in soggetti sottoposti a terapia anticoagulante o individui affetti da una qualche malattia della coagulazione. In genere, a occuparsi dell'interpretazione dei dati forniti dall'elettromiografia è un neurologo.



Cos'è

Elettromiografia: Cos’è?

L'elettromiografia è una procedura diagnostica finalizzata alla valutazione dello stato di salute dei muscoli e dei nervi periferici che controllano quest'ultimi.

Dal punto di vista strumentale, prevede l'utilizzo di alcuni elettrodi e agoelettrodi, e di un'apparecchiatura computerizzata particolare (l'elettromiografo), capace di registrare e tradurre in un grafico l'attività muscolare e i segnali nervosi che transitano lungo i nervi deputati al controllo dei muscoli.

L'elettromiografia è per un esame per lo studio della funzionalità di muscoli e sistema nervoso periferico.

Cos’è un Nervo: un breve ripasso

Elemento fondamentale del sistema nervoso periferico, il nervo è la struttura nervosa risultante dalla combinazione di più assoni; l'assone è il caratteristico prolungamento della cellula nervosa, il neurone, che serve a quest'ultimo per diffondere i segnali nervosi.

Esistono tre tipi di nervi: i nervi sensitivi (o nervi afferenti), i nervi motori (o nervi efferenti) e i nervi misti.

I nervi sensitivi sono composti unicamente da assoni di neuroni preposti a captare gli stimoli che pervengono a livello cutaneo e ai vari organi, e successivamente a inviarli al sistema nervoso centrale.

I nervi motori sono costituiti unicamente da assoni di neuroni deputati a controllare l'attività di muscoli e ghiandole; tali neuroni sono anche detti motoneuroni

I nervi misti, infine, comprendono assoni di neuroni sensitivi e assoni di motoneuroni; pertanto, un nervo misto è coinvolto sia nella percezione degli stimoli cutanei o che giungono agli organi, sia nel controllo di muscoli o ghiandole.

Chi esegue l’Elettromiografia e chi ne interpreta i Risultati?

Solitamente, a eseguire l'elettromiografia è un tecnico del personale sanitario, mentre a interpretare i risultati della procedura è il neurologo (più raramente il fisiatra).

I neurologi sono medici internisti specializzati nella diagnosi e nel trattamento delle patologie che possono colpire il cervello, il midollo spinale, i nervi e i muscoli.




 
 
 

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